I laureati in ingegneria non sono solo i più richiesti dalle aziende ma anche quelli che ottengono le migliori crescite retributive. A dirlo è l’University Report 2020, l’indagine realizzata dall’Osservatorio JobPricing in collaborazione con Spring Professional. Di fatto, al vertice della classifica delle facoltà che, a dieci anni dalla laurea, prospettano le migliori retribuzioni si trova ingegneria gestionale, con un salario annuo pari a 32.665 euro (+ 7,3% rispetto alla media nazionale). Al secondo posto si colloca ingegneria chimica e dei materiali (32.063 €; +5,3%), mentre il terzo gradino è occupato da un’altra facoltà scientifica, Scienze statistiche (31.962 €; +5%).
La situazione non cambia se si analizza l’andamento della retribuzione durante il percorso di carriera. Ancora una volta in testa vi è la facoltà di ingegneria. In particolare primeggiano ingegneria chimica e dei materiali (con una crescita pari all’87%), gestionale (86%) e meccanica, navale, aeronautica e aerospaziale (83%). Chi si trova in fondo alla graduatoria? Le facoltà che prospettano le peggiori retribuzioni, sia nel medio che nel lungo periodo, sono quelle umanistiche. Un esempio? A 10 anni dal conseguimento del titolo, i laureati in lingue e letterature straniere guadagnano in media 26.086 euro, vale a dire il 14,3% in meno rispetto alla media nazionale.
Oltre a valutare le aree di studio, il report analizza le singole università. Ed evidenzia il ruolo apicale di 3 atenei: l’università Bocconi, il Politecnico di Milano e la Luiss di Roma. Chi ha studiato presso queste strutture accademiche ottiene, infatti, una retribuzione più alta della media. Inoltre ha maggiori probabilità di raggiungere posizioni di vertice all’interno delle aziende. Tra i nomi di riferimento emergono, inoltre, il Politecnico di Torino e l’Università Cattolica. La struttura piemontese si colloca al terzo posto nella classifica delle università con cui si ripagano più velocemente gli investimenti sostenuti durante il percorso di studi. La Cattolica rientra, invece, tra gli atenei che prospettano i migliori percorsi di carriera, con un incremento complessivo della retribuzione superiore all’80%.
Anna Zinola per Corriere della Sera